Antifrode assicurativa: i primi dati antifrode

26 Feb Antifrode assicurativa: i primi dati antifrode

Ad oggi è innegabile che la severa vigilanza sull’attività antifrode delle imprese di assicurazione da parte dell’organismo di controllo abbia già portato i primi frutti, come dimostra il raffronto tra i dati forniti dalle diverse imprese e relativi all’attività antifrode svolta negli esercizi 2012 e 2013.

Nell’esercizio 2012, i report indicano in 2.998.564 il numero totale di sinistri denunciati ed in 41.790.427 il numero totale dei veicoli assicurati, o meglio delle “unità di rischio” assicurate, per adoperare il termine utilizzato dal regolamento IVASS.

Nell’esercizio 2013, viceversa, si riscontra una sensibile riduzione delle unità di rischio, poiché risultano assicurati 1.700.000 veicoli in meno (pari a più del 4%), mentre i sinistri denunciati diminuiscono del 6,5% circa, quindi in misura percentuale maggiore rispetto alle unità di rischio, ed ammontano a 2,8 milioni circa, a fronte dei quasi 3 milioni dell’annualità precedente.

I dati forniti dalle imprese assicuratrici indicano, comunque, un aumento dell’attività di contrasto della frode, che si rileva, in prima istanza, dall’incremento di circa il 15% del numero dei sinistri a rischio frode, i quali aumentano, dai 400.000 circa del 2012, ai 460.000 circa del 2013.

Anche i sinistri oggetto di approfondimento aumentano nel 2013, sia pure in misura minore (8,5%), passando dai 232.000 del 2012 ai 235.000 del denunciato 2013.

I numeri assoluti delle querele proposte dalle imprese nel 2013, invece, aumentano in modo molto più deciso rispetto alla precedente annualità, con un incremento del 30% per fattispecie fraudolente nella fase liquidativa e del 35,5% per fattispecie fraudolente nella fase contrattuale e precontrattuale.

Tali rilevazioni documentano, quindi, un innegabile incremento dell’attività di contrasto alle frodi assicurative, che trova ulteriori conferme anche nei risparmi di cui hanno beneficiato le imprese, e che, nel 2012, si è stimato pari a 177,50 milioni di euro, e nel 2013, pari addirittura a 183,50 milioni di euro.

 

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