29 Ott Il velo islamico può essere vietato sul posto di lavoro
È quanto statuito recentemente in una Sentenza della Corte Europea chiamata a pronunciarsi sulla corretta interpretazione dell’art. 2, paragrafo 1 e paragrafo 2, lettere a) e b), dell’art.4, paragrafo 1, e dell’art. 8, paragrafo 1, della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000 che sancisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, nonché degli articoli 10 e 16 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Il caso posto all’attenzione della Corte vede coinvolte da una parte un’associazione che gestisce asili nidi e dall’altra una dipendente, sospesa dal lavoro per non aver rispettato il divieto imposto dalla datrice ai suoi dipendenti d’indossare sul posto di lavoro qualsiasi segno visibile di natura politica, filosofica o religiosa.
L’associazione infatti persegue nei confronti dei bambini, dei genitori e dei terzi una politica di neutralità politica, ideologica e religiosa.
Ebbene, la Corte nella Sentenza del 15 luglio 2021, legittima, in definitiva, il datore di lavoro a vietare ai propri dipendenti d’indossare segni religiosi filosofici o politici sul posto di lavoro a condizione che il divieto non risulti discriminatorio, che riguardi qualsiasi manifestazione di convinzioni religiose e che sia effettivamente collegato a una sua reale esigenza, come quella di voler rispettare la neutralità.
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