08 Lug Le varie tipologie di trust spiegate nel dettaglio

Trattandosi di uno strumento estremamente versatile, lo strumento del trust può essere declinato in molteplici settori.

Prima di tutto, è utile fare una macro-distinzione tra trust liberale, finalizzato alle esigenze personali o familiari del disponente, e trust commerciale, ovvero il trust utilizzabile per risolvere problematiche imprenditoriali.

Fatta questa macro-suddivisione, di seguito un elenco delle più frequenti tipologie di trust:

  • Trust familiare o per soggetti deboli: rappresenta una soluzione per dei genitori che vogliano tutelare e assicurare al proprio figlio, portatore di handicap, inabile o interdetto, una protezione dal punto di vista economico. Costituendo un trust i genitori affidano al trustee parte del loro patrimonio che dovrà essere gestito nell’interesse del beneficiario. Solitamente la durata di questo Trust coincide con la vita del beneficiario.
  • Trust immobiliare: è finalizzato alla protezione di beni immobili personali che, esclusi dal patrimonio aziendale, risultano essere impignorabili.
  • Trust societario/ commerciale: è finalizzato a garantire l’adempimento delle obbligazioni del disponente, che viene privato del controllo dei beni.
  • Trust liquidatorio: è utilizzato soprattutto nei casi di crisi di impresa; esso consiste nella disposizione di un istituto giuridico, costituito dal patrimonio aziendale, al fine di soddisfare i creditori con i proventi della liquidazione;
  • Trust di scopo: l trust a scopo di garanzia (trust di scopo): può avere come conferimento qualsiasi tipologia di bene ed è istituito a garanzia di una determinata operazione da compiersi e solitamente non è rivolto ad alcun beneficiario. In questo modo si crea un patrimonio ad hoc per un determinato scopo, inattaccabile dagli altri creditori del soggetto istituente la garanzia.
  • Trust discrezionale: è caratterizzato dalla totale discrezionalità del disponente per cui il beneficiario non vanta alcuna titolarità di diritto di credito. Nel trust discrezionale il disponente si riserva la facoltà di nominare i beneficiari in un momento successivo oppure egli ne rimette la nomina al trustee o al protector;
  • Trust di beneficenza: è finalizzato alla destinazione di denaro, beni mobili o immobili a specifici progetti di beneficenza.

A queste tipologie di trust si aggiungono poi quelle che in realtà non servono a nulla e che possono essere considerate delle vere e proprie scatole vuote. In questa particolare categoria rientrano tutti quei casi in cui il disponente (o beneficiario) riserva a sé stesso dei poteri tali da consentirgli di gestire o usufruire dei beni in trust, oppure di limitare i poteri e le facoltà del trustee. In questi casi il trust deve essere considerato nulla più che un soggetto interposto ai fini fiscali e ogni reddito prodotto dovrà essere considerato come se fosse un reddito del disponente.

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