28 Set Presentato il Piano Industry 4.0
E’ stato presentato nei giorni scorsi dal Ministro Sviluppo economico Carlo Calenda, il piano Industry 4.0. Un piano che prevede investimenti innovativi per dieci miliardi di euro per il periodo 2017-2020, che dovrebbero portare all’incremento degli investimenti privati per 80-90 miliardi nel 2017.
Ma i fondi per le industrie prevedono anche altri 11,3 miliardi (nel triennio 2017-20) in arrivo dalla spesa privata in ricerca, sviluppo e innovazione con un maggiore focus sulle tecnologie I4.0, inoltre, sono previsti altri 2,6 miliardi di investimenti privati early stage sempre nello stesso periodo.
Il piano è sottotitolato “Investimenti, produttività e innovazione”, e l’obiettivo primario e’ lo sviluppo del sistema produttivo italiano che per essere competitivo deve mettere progredire in manifattura e digitale.
Dopo la presentazione il percorso, adesso, prevede una fase di concertazione e ascolto delle categorie e delle parti sociali, poi l’iter parlamentare. In linea teorica, quindi, entro la fine di quest’ anno quanto illustrato, pur emendato, potrebbe diventare legge. La prima leva per gli investimenti in Industry 4.0 è rappresentata dagli aspetti fiscali e, in particolare, dall’ “iperammortamento”, che permetterà di ammortizzare al 250% i beni Industria 4.0, con un risparmio fiscale per le aziende valutato in 360. Ancora sugli aspetti fiscali: il credito d’imposta passerà da 300 a 500mila euro. Infine, per le start up innovative, è prevista una detrazione fiscale elevata al 30% rispetto all’attuale 19%.
Industry 4.0 prevede un aumento delle competenze del nostro Paese per essere maggiormente competitivo a livello globale e per far si che questo avvenga il Governo ha stanziato 100 milioni di euro, puntando sull’implementazione della “Scuola digitale”, con progetti di “pensiero computazionale” già a partire dalla scuola primaria e che comprenderanno anche percorsi formativi focalizzati su queste tematiche.
Per far fronte al Digital Divide, il Ministro Calenda ha rassicurato che, entro il 2020, il 100% delle aziende italiane sarà raggiunto da connessioni a 30 Mbps e il 50% delle aziende potrà accedere addirittura ai 100 Mbps.
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