Un Decreto Ministeriale posticipa l’avvio del SISTRI

03 Giu Un Decreto Ministeriale posticipa l’avvio del SISTRI

Con un Decreto del Ministero dell’Ambiente del 26 maggio 2011 si è provveduto ad una proroga dei termini per l’avvio del SISTRI, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti programmato per entrare in attività il primo giugno scorso.
A causa dei gravi problemi riscontrati durante la giornata di simulazione dell’11 maggio, durante la quale il 30% delle aziende non erano riuscite a collegarsi al sito per un malfunzionamento del sistema informatico, si è deciso di rinviare al 1 settembre la data d’attivazione del sistema.

Ma il primo settembre non sarà un avvio che riguarderà tutti. Sono previsti infatti diversi scaglioni:

  • 1° settembre 2011: produttori di rifiuti con più di 500 dipendenti; impianti smaltimento, incenerimento, etc; trasportatori autorizzati per trasporti annui superiori a 3.000 tonnellate.
  • 1° ottobre 2011: produttori di rifiuti da 250 a 500 dipendenti; Comuni, Enti e Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania.
  • 1° novembre 2011: produttori di rifiuti da 50 a 249 dipendenti.
  • 1° dicembre 2011: produttori di rifiuti da 10 a 49 dipendenti e trasportatori autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate.
  • 1° gennaio 2012: produttori di rifiuti pericolosi fino a 10 dipendenti.

“Abbiamo cercato e trovato una soluzione condivisa – ha affermato il Ministro Stefania Prestigiacomo – nel comune intento di mettere in campo un sistema capace di coniugare trasparenza, semplificazione amministrativa, tutela della legalità. Un sistema che è stato pensato per agevolare il lavoro delle imprese non certo per complicarlo. Credo che la rimodulazione in chiave di progressività dell’entrata in vigore del Sistri sarà utile a collaudare al meglio il sistema e aiuterà le aziende a prendere confidenza con le nuove procedure elettroniche”.

Soddisfazione generale è stata espressa da parte delle associazioni di categoria, che avevano richiesto a gran voce il posticipo e che oggi invocano una semplificazione delle procedure per le PMI, soprattutto per quanto riguarda la diversificazione dell’intensità e modalità degli adempimenti.

Il SISTRI potrebbe rivelarsi un ottimo strumento di contrasto alle ecomafie, che, secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, gestiscono un giro d’affari di circa 20 miliardi di euro.

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