20 Set Internazionalizzazione: opportunità in India

Nei giorni scorsi il Sace ha pubblicato una note con le opportunità offerte alle imprese italiane in India. Ecco di seguito alcuni dei punti evidenziati.

  • 2015 l’India è tornata a crescere a due cifre come destinazione dell’export italiano (+10,3%). I dati del primo semestre 2016, tuttavia, indicano un calo delle vendite italiane nel Paese (-5,8%) rispetto al medesimo periodo 2015. E’ stato un fuoco di paglia?
  • La flessione delle esportazioni italiane dell’ultimo semestre è tuttavia riconducibile a una contestuale – e ben più marcata – riduzione dell’import indiano (-14,7%). La quota di mercato dell’export italiano è infatti andata crescendo, seppure in maniera marginale.
  • Il calo non è stato generalizzato: ci sono settori, come quelli del Made in Italy “tradizionale” e alcuni comparti della meccanica strumentale – in particolare i macchinari ad uso speciale – che hanno mostrato una buona vitalità.
  • Il mercato indiano continua a offrire buone chance per l’export italiano, anche alla luce della nuova strategia del governo indiano che punta a fare del Paese un nuovohub manifatturiero attraverso il programma “Make in India”.
  • Resta, tuttavia, un mercato con una forte concorrenza (soprattutto cinese e coreana), caratterizzato da numerose barriere tariffarie e non, e dove la classe consumatrice è a uno stadio di sviluppo inferiore rispetto a quella cinese e con capacità di spesa e preferenze differenti.
  • Occorre quindi approcciarsi all’India con unaview di lungo periodo, concentrando i propri sforzi in alcuni comparti della meccanica strumentale (come i macchinari per usi speciali) e valutando un approccio attivo all’internazionalizzazione, attraverso una presenza diretta in loco.

 

 

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