20 Lug Le Pmi italiane poco avvezze all’e-commerce

Secondo quanto reso noto da Confindustria, nel corso del Fed, Forum dell’economia digitale, solo il 6,5 % delle Pmi italiane vende online. Lo strumento dell’ e-commerce, sempre più diffuso e utilizzato, in tutto il mondo, non sembrerebbe aver ancora attratto la maggior parte delle imprese italiane.  Secondo i dati riportati da La Stampa, la media europea si attesterebbe, invece, intorno al 16%. Gli italiani, quindi, non sembrano ancora credere allo strumento della vendita virtuale come a un ulteriore modalità per incrementare il proprio business. Una credenza errata e un trend che andrebbe invece invertito.  Basti dire che  i dati di fatturato dell’e-commerce europei si attestano al 9,4% contro l’8,2 italiano. E se si prendono in considerazione le grandi imprese siamo invece sull’11% italiano contro, addirittura il 24% europeo.

Il costo del ritardo digitale è valutabile in circa 2 punti di Pil per il nostro Paese e nella mancata creazione di circa 700mila posti di lavoro.

Facebook  sarebbe un catalizzatore di opportunità.  Il gigante del web, infatti, e’  sempre più interessato alle Piccole e medie imprese italiane che da sole rappresentano il 67,3% del Pil, la percentuale più alta in Europa.

 

Tanti i gap da colmare in rete. Secondo i dati della Commissione Europea, il 28% degli italiani non ha mai utilizzato Internet. La media europea è del 16%. L’Italia è 24esima su 28 in termini di competenza digitale, sia rispetto agli individui, sia delle imprese. Ed e’ sempre l’Italia ad occupare le ultime posizioni in Europa  in termini di utilizzo degli strumenti online, soprattutto per le transazioni, le interazioni con altri e la lettura delle notizie. Quindi diamoci da fare, italiani, e navighiamo, navighiamo e conquistiamo i mari della rete.

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